L'assoluzione di Saipem e di Farid Noureddine Bedjaoui confermata dalla Corte Suprema di Cassazione

La Corte Suprema di Cassazione conferma l'assoluzione di Saipem e di Farid Noureddine Bedjaoui  dalle accuse di concussione e corruzione internazionale

MILANO, Dec. 21, 2020 (GLOBE NEWSWIRE) -- La Corte Suprema di Cassazione ha confermato la precedente sentenza della Corte d'Appello di Milano con la quale si assolveva la società energetica italiana Saipem e l'uomo d'affari Farid Noureddine Bedjaoui  dalle accuse di corruzione e concussione, emesse per la prima volta nel 2013.

Secondo i pubblici ministeri, Saipem avrebbe pagato una tangente di 197 milioni di dollari a ex funzionari algerini al fine di garantirsi sette contratti con Sonatrach, mentre l'uomo d'affari Farid Noureddine Bedjaoui  avrebbe facilitato l'accordo.

Nel gennaio 2020 la Corte d'Appello di Milano, con una doppia assoluzione a favore di Saipem e Bedjaoui , disponeva che il sequestro preventivo dei proventi del presunto reato fosse restituito a Saipem e a tutti gli imputati in giudizio, per mancata sussistenza del fatto.

La decisione della Corte di Cassazione a conferma della sentenza della Corte d'Appello solleva Bedjaoui  da qualsiasi accusa di presunta corruzione e sottolinea il fatto che le accuse del procuratore circa l'esistenza di qualsiasi forma di corruzione in relazione ai contratti Saipem in Algeria sono inconsistenti e prive di fondamento.

I legali di Bedjaoui , Marco Deluca e Guido Carlo Alleva, hanno espresso la loro "massima soddisfazione" per la sentenza, commentando: "L'assoluzione è esplicita e definitiva. Giunge dopo 7 anni di approfondite indagini, decine di rogatorie internazionali e lunghi processi che si sono conclusi con l'accertamento di un fatto chiaro e indiscutibile. Nessuna tangente è stata mai pagata da Farid Bedjaoui  o da Saipem al ministro Chakib Khelil e Farid Bedjaoui  ha svolto il legittimo ruolo di agente e intermediario di Saipem".

Deluca e Alleva hanno affermato, "Nel corso di questa battaglia, molto lunga e complessa, Farid Bedjaoui  ha dovuto sostenere molti sacrifici, diversi dei quali non potranno mai essere risarciti. Questa decisione conferma definitivamente che le accuse della Procura di Milano erano infondate nel merito e alla fine giustizia è stata fatta".

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Pubblicato da Marco Deluca e Guido Alleva, consulenti legali di Bedjaoui